Primo mese di vita da mamma: non è come sembra| Mamma con Caschetto
Ho riflettuto molto se scrivere o no questo articolo. Se è giusto raccontare o meno delle difficoltà del post parto, per non far venire ansia a chi ancora deve affrontarlo.
Alla fine ho deciso di raccontare il primo mese di vita da mamma, per lasciare un ricordo a mia figlia Cloe, se un giorno le capiterà di leggerlo. E non per spaventarla, perché la maternità è il privilegio più grande che una donna possa avere. Ma perché essere consapevoli di cosa ci aspetta è altresì importante.
Non è sempre come nelle pubblicità in televisione o , molto più in tema oggi, come nei profili perfetti dei social.
Quando ero incinta la mia paura più grande era proprio il rientro a casa, perché rappresentava per noi un’incognita enorme. Tutto sommato non è stato così traumatico però ammetto che il primo mese mette a dura prova i genitori, la madre sicuramente è quella che ne risente maggiormente. Mi ripeto come un mantra che con il secondo figlio sarà diverso, che tanti errori non li ripeterò per vivere più serenamente i primi giorni da mamma!
Ecco che allora questo articolo serve in primis a me, come promemoria per eventi futuri. Ma spero anche a te mamma, per non sentirti l’unica ad essere stanca, inadeguata e a provare istinti rabbiosi nei confronti del prossimo!
Il primo ostacolo è il parto, ovviamente.
Se con il cesareo programmato non ho assolutamente sofferto durante il parto, il post parto non è una passeggiata. I punti tirano: mi sentivo ultra ottantenne nel camminare piano piano, piegata in avanti. La pancera mi ha salvato la vita! Per non parlare delle mie povere braccia che per un paio di settimane sono state dei puntaspilli: nessuno ti parla delle punturine di eparina che mio marito ogni sera doveva farmi per ben 14 giorni.
Altro che chirurgia estetica: la montata lattea fa miracoli!
Mi reputo davvero fortunata ad aver avuto il latte fin da subito – in realtà già dal settimo mese di gravidanza avevo il colostro, avrebbe dovuto dirmi qualcosa questo fatto. Si perché con la montata lattea il mio seno si è trasformato in pietra, e non esagero. Apparte il fastidio della sensazione, se Cloe non si attaccava ogni due ore, i miei rubinetti si aprivano in automatico sporcando ovunque. Direi piuttosto traumatico per chi non ci è abituato. Ricordo una notte, di essere crollata nel sonno con nostra figlia che dormiva anche lei beatamente: ho sforato di brutto le due ore tra una poppata e l’altra e appena mi sono girata sul fianco ho inondato il letto. Ci solo voluti una ventina di giorni per far si che il flusso di regolasse, traduco: diminuisse!
Incubo visite
Le visite: se in ospedale le ho ben gradite, a casa, almeno per i primi giorni, assolutamente no. I ritmi con un neonato di pochi giorni sono del tutto sfasati: avere la libertà di fare un pisolino alle 5 del pomeriggio dopo la poppata, dovrebbe essere riconosciuto nella dichiarazione universale dei diritti umani! Per non parlare delle visite alle 9 di sera quando sei sfinita, vorresti solo abbandonarti sul divano, invece ti tocca intrattenere gli ospiti così curiosi del nuovo arrivato, da non poter aspettare qualche settimana.
Ecco che qualcosina però inizia a cambiare
Si perché quando finisce il primo mese, tutto cambia. Per la mia esperienza, anche di molto. Si acquista più consapevolezza e sicurezza nel nuovo ruolo di mamma, si riescono a gestire meglio i nuovi ritmi e soprattutto il nostro corpo inizia a riacquistare sembianze umane!
Il mio primo mese da mamma è stato tosto, ma sono prontissima a ripeterlo. Perché, che ve lo dico a fare, l’amore che nasce in sala parto è così immenso e profondo da farci sopportare, dimenticare ed affrontare tutte le difficoltà possibili! E giuro, è la verità. Sono passati due anni ma sento ancora così nitido il suo profumo da appena nata, se chiudo gli occhi vedo ancora la sua boccuccia che mi cerca. E questo è solo amore, immenso, totalizzante.
Lo vedo che sta scendendo anche a te una lacrimuccia, ci sta. Ed è proprio questo il bello di diventare madri.
Ps. Se te lo stai chiedendo no, non sono incinta di nuovo!
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4 commenti
Micaela
Ti capisco perfettamente. Per me sono stati mesi durissimi, soprattutto col primo figlio. Parto da record ( in negativo) e primi mesi da incubo. Ma ne ho voluto subito un altro, di figlio, perché sono momenti che passano, se ne vanno in fretta, anche se in qualche caso sono più duri di altri, passano anche lì. E rimane la cosa più bella per una mamma. Un giorno ti racconterò bene..😅 grazie per questo post😘
Mammaconcaschetto
Grazie per la tua esperienza, che condivido assolutamente. Sono momenti duri, ma brevi e l’amore che apportano è inimmaginabile!!
viaggiapiccoli
per me, con due, sono stati mesi durissimi….ma tornerei subito indietro. Mi manca tantisismo quella sorpesa, quell’amore incondizionato , quella paura di non saper fare o di non dare abbastanza…quel profumo….
Mammaconcaschetto
Ti capisco assolutamente. Con i gemelli le difficoltà del primo mese raddoppiano, sei una mamma super!